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La donna conosce il proprio potere?
“Potere” è un termine che spesso spaventa. Oggi comunemente poniamo potere = dominare.
Ma “potere”, dal latino “posse” (“potis esse”) è “essere capace”.
Dunque la capacità di agire, di fare, di essere. La semplice potenza, la potenzialità: non il fare ma la capacità di fare.
Le donne hanno nelle loro cellule le memorie di repressione e violazione subite per millenni dalle loro antenate e questo è presente ancora oggi nel loro inconscio causando profonda sofferenza e difficoltà a riconoscere il proprio potenziale e la propria missione.
Questo processo inconscio si manifesta nel quotidiano in: relazioni conflittuali, sia familiari che sociali; difficoltà di realizzazione nel proprio lavoro e/o mancanza di riconoscimento; disistima, depressione; dispendio elevato di energia; malattia.

Molto spesso le donne chiedono agli uomini un “conto” che non li riguarda, e nel comunicare e agire usano modelli di comportamento maschili con il risultato di un profondo disagio.
Il grande rischio che oggi la donna corre è quello che ha a che fare con la personalità o la maschera che indossa, con il ruolo che riveste e lo sforzo di conformarsi alle aspettative degli altri, seppellendo così ciò che realmente prova o sente vero, rinnegando ciò che intimamente è davvero importante.

Come uscire da questo schema di dolore e separazione?
È necessario che la donna in primis riconosca se stessa, il suo reale valore, il suo potere; che avvii un percorso di rivelazione ed espressione del proprio femminile profondo attraverso una modalità non di contrasto e separazione con il maschile (come spesso nella storia delle donne è avvenuto con esiti di disagio relazionale) ma di valorizzazione della differenza per favorire l’integrazione dentro di sé dei propri principi femminile e maschile e, in un tempo successivo un incontro più armonioso tra le donne e gli uomini.
È necessario trovare nuove strategie, nuovi modelli di comportamento capaci di proteggere con fermezza ma improntati, come dice Jean Shinoda Bolen, all’empatia e alla tutela.
Strategie e modelli che da sempre appartengono all’universo femminile e che oggi rappresentano una reale possibilità di salvezza per l’essere umano e per la terra che ci ospita.

Il Principio Femminile oggi è la risorsa indispensabile per guidare l’essere umano verso nuovi orizzonti di consapevolezza e verso la felicità, felicità che si trova nell’Unità, in primis dentro di sé.

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